Esito a lungo termine ed effetti tardivi nei pazienti sottoposti a trapianto con sangue o midollo osseo mobilizzato
La maggior parte dei trapianti allogenici di cellule staminali emopoietiche utilizzano oggi il trapianto di cellule progenitrici da sangue periferico anziché il trapianto di midollo osseo.
Sono stati presentati i dati a lungo termine su esito ed effetti tardivi di cellule progenitrici del trapianto da sangue periferico versus trapianto di midollo osseo.
Nel periodo 1995-1999, 329 pazienti con leucemia hanno ricevuto trapianto di cellule progenitrici da sangue periferico ( n=163 ) o trapianto di midollo osseo ( n=166 ) da fratelli donatori HLA-identici dopo randomizzazione centrale che ha tenuto conto dei criteri di stratificazione.
I dati di follow-up sono stati raccolti con un questionario nell’87% ( 176 su 202; 84 con trapianto di cellule progenitrici da sangue periferico, 92 con trapianto di midollo osseo ) dei pazienti sopravvissuti per più di 3 anni ( mediana di 9.3 anni ) dopo il trapianto.
Le analisi di efficacia hanno incluso tutti i pazienti trattati.
La sopravvivenza generale a 10 anni è stata del 49.1% per i pazienti sottoposti a trapianto di cellule progenitrici da sangue periferico e del 56.5% per quelli sottoposti a trapianto di midollo osseo ( HR=0.83; p=0.27 ).
La sopravvivenza libera da leucemia è stata del 28.3% con il trapianto di midollo osseo versus 13.0% con trapianto di cellule progenitrici da sangue periferico ( HR=0.61; p=0.12 ) per leucemia linfoblastica acuta; 62.3% con trapianto di midollo osseo versus 47.1% con trapianto di cellule progenitrici da sangue periferico per leucemia mieloide acuta ( HR=0.67; p=0.16 ) e 40.2% con trapianto di midollo osseo versus 48.5% con trapianto di cellule progenitrici da sangue periferico per leucemia mieloide cronica ( HR=1.12; p=0.60 ).
Più pazienti sono andati incontro a malattia del trapianto verso ospite ( GVHD ) cronica dopo trapianto di cellule progenitrici da sangue periferico ( n=56, 73% ) che dopo trapianto di midollo osseo ( n=46, 56%; p=0.021 ), con più frequente coinvolgimento di pelle, fegato e mucosa orale; più pazienti sottoposti a trapianto di cellule progenitrici da sangue periferico hanno avuto bisogno di trattamento immunosoppressivo 5 anni dopo il trapianto ( n=20, 26% ) rispetto a quelli sottoposti a trapianto di midollo osseo ( n=10, 12%; p=0.024 ).
Tuttavia, non sono state osservate differenze nel performance status, ritorno al lavoro, incidenza di bronchiolite obliterante e funzione ematopoietica tra i due gruppi e si sono manifestati 14 casi di tumori secondari ( 5 dopo trapianto di midollo osseo, 9 dopo trapianto di cellule progenitrici da sangue periferico ), che ha portato a un’incidenza cumulativa del 3% e 7% dopo trapianto di midollo osseo e dopo trapianto di cellule progenitrici da sangue periferico ( p=0.17 ), rispettivamente.
In conclusione, più di 9 anni dopo il trapianto, la sopravvivenza generale e quella libera da leucemia sono risultate simili nei pazienti trattati con trapianto di midollo osseo e trapianto di cellule progenitrici da sangue periferico.
Differenze nell’incidenza di malattia del trapianto verso ospite cronica e nella durata dell’immunosoppressione esistono, ma non influenzano la sopravvivenza, lo stato di salute generale o gli eventi tardivi. ( Xagena2010 )
Friedrichs B et al, Lancet Oncol 2010; 11: 331-8
Onco2010 Emo2010
Indietro
Altri articoli
Trapianto di midollo osseo aploidentico nei pazienti con grave anemia aplastica recidivante o refrattaria
L'anemia aplastica grave recidivata è una malattia da insufficienza midollare con elevata morbilità e mortalità. Viene spesso trattata con trapianto...
Trapianto allogenico di midollo osseo con Ciclofosfamide post-trapianto per i pazienti con infezione da HIV e neoplasie ematologiche
Il trapianto allogenico di sangue o di midollo ( alloBMT ) è un trattamento potenzialmente salvavita per le persone con...
Valutazione dei pazienti con talassemia major per complicanze endocrinologiche a lungo termine dopo trapianto di midollo osseo
Sono state valutate in modo prospettico le complicanze endocrine dei pazienti con talassemia major che hanno subito il trapianto di...
Sangue del cordone ombelicale combinato con midollo osseo da donatori fratelli HLA-identici per il trapianto di cellule staminali ematopoietiche nei bambini con emoglobinopatie
È ben noto che il sangue del cordone ombelicale e il midollo osseo sono fonti di cellule staminali biologicamente diverse. E’...
Mycamine nella candidosi invasiva, candidosi esofagea, e per prevenire le infezioni con Candida nei pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo
Mycamine, il cui principio attivo è la Micafungina, è una polvere da disciogliere per preparare una soluzione per infusione (...
Trapianto di midollo osseo per l’epidermolisi bollosa distrofica recessiva
L’epidermolisi bollosa distrofica recessiva è una malattia incurabile e spesso fatale, con formazione di bolle mucocutanee, causata da mutazioni in...
Miglioramento di lungo periodo della funzione miocardica dopo trapianto autologo di cellule mononucleate di midollo osseo
E’ stato esaminato il profilo di sicurezza e l’efficacia del trapianto di cellule mononucleate di midollo osseo per l’infarto miocardico...
Studio BALANCE: beneficio clinico a lungo termine del trapianto autologo di cellule di midollo osseo nei pazienti con infarto miocardico acuto
I Ricercatori della Heinrich-Heine-University of Düsseldorf, in Germania, hanno valutato in modo quantitativo il miglioramento dello stato emodinamico ventricolare, della...
Terapia mieloablativa con trapianto autologo di midollo osseo per il linfoma follicolare al momento della seconda o successiva remissione
Ricercatori del St Bartholomew's Hospital a Londra, hanno compiuto un’analisi retrospettiva con l’obiettivo di determinare l’outcome ( esito ) dei...